venerdì 29 marzo 2013

Game of Thrones complete series 2



"Power is Power"


Chi conosce le regole del gioco del troni sa bene che a Westeros Baelor significa morte, caos, guerra e dolore: l'episodio 9 della prima stagione di Game of Thrones, lo stesso splendido episodio colpevole di aver inflitto un colpo pesantissimo al clan degli Stark dominatori di Grande Inverno, ha mischiato le carte e rovesciato il delicatissimo equilibrio che aveva mantenuto in pace i 7 regni aprendo la strada a una guerra inevitabile: tratta dal secondo romanzo delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George R.R. Martin A Clash of Kings, costretta a muovere molte più pedine sulla scacchiera di Westeros la seconda stagione entra in acque incerte tentando di garantire uno screen time adeguato a tutti i personaggi anche quando non necessario, ma riesce comunque a portare a casa un ottimo risultato grazie alla sempre eccellente qualità della scrittura, delle interpretazioni e di un penultimo episodio enorme più d'ogni altro.


Fra tutti i clan che si sfidano per la sopravvivenza gli Stark sembravano sin dalla prima stagione la famiglia più leale, debole e poco ambiziosa del continente e il teorema non poteva che essere confermato dopo la morte di Ned(Sean Bean), evento che porta tutti i membri della famiglia a dividersi e a percorrere differenti sentieri forse per non ritrovarsi mai più: Arya(Maisie Williams) viaggia verso Nord e si imbatte prima in Tywin Lannister(Charles Dance), patriarca del clan dai Capelli D'Oro col quale instaura un curioso legame di rispetto e ammirazione, ma e soprattutto in Jaqen H'ghar(Tom Wlaschiha), assassino affascinante e sopraffino con la capacità di cambiare aspetto che le promette un aiuto prezioso quando verrà il momento; decisamente peggiore la condizione di Sansa(Sophie Turner), che ha ormai sostituito l'infatuazione per l'odiosissimo re Joffrey( a quando una bella morte violenta?) con l'odio e il desiderio di vendetta per quanto accaduto al padre e per le continue umiliazioni che è costretta a subire, diventando un personaggio molto più completo e interessante.

A Grande Inverno la situazione precipita invece a causa di Theon Greyjoy(Alfie Allen), desideroso di riavere il posto che gli spetta nella sua casata e quindi pronto a tradire gli Stark lasciando che il loro regno sia invaso e bruciato; il figlio bastardo di Ned Jon Snow(Kit Harington)è invece pronto a crescere e a prendere una nuova direzione dopo aver fatto la conoscenza di Ygritte(Rose Leslie), selvaggia dei popoli del Nord decisa ad aiutarlo a inserirsi fra la sua gente convinta che lui abbia tradito la confraternita dei Guardiani della Notte.


Chi sembra navigare verso la rovina è però Robb Stark(Richard Madden), che nonostante le numerose vittorie decide per amore di sposare la bella Lady Talisa di Volantis(Oona Chaplin) invece che la ragazza con cui si era solennemente impegnato per suggellare l'alleanza con il temibile Lord Frey(David Bradley): chi scrive non ha letto i romanzi e non intende farlo finché sua maestà Martin non deciderà di mettere punto alla storia, ma il modo in cui gli autori sviluppano in autonomia il personaggio dell'innamorata di Robb è davvero deludente, offrendoci null'altro che la classica e stereotipata figurina della donna dell'eroe virtuosa e senza macchia, così fastidiosa da attirarsi subito tutta l’antipatia possibile.

In termini d’antipatia Lady Talisa trova comunque una potenziale rivale in Daenerys Targaryen(Emilia Clarke), che dopo essere sopravvissuta al fuoco della Pira dell’amato Khal Drogo(Jason Momoa) insieme ai suoi 3 cuccioli di drago, trova riparo nella città di Qarth con quel che resta dei suoi sostenitori: il problema non è soltanto il continuo lamentarsi del personaggio in merito alle proprie richieste e pretese senza progredire in alcuna direzione, ma il fatto che gli sceneggiatori abbiano scelto di riservare alla sua storia un minutaggio notevole anche quando questa non aveva niente da aggiungere provocando notevole stanchezza nella maggior parte delle scene ambientate a Qarth, forse perché per quanto forse unica legittima erede al trono la ragazza è davvero troppo lontana dal continente per risultare essenziale al resto della narrazione.

Pretese molto più immediate al potere sono vantate da Stannis Baratheon(uno dei nuovi personaggi della serie interpretato da Stephen Dillane), serissimo fratello del defunto re Robert che guidato dalla misteriosa sacerdotessa della luce Melisandre(Carice Van Houten) si prepara a sferrare un attacco senza precedenti ad Approdo del Re: la battaglia di Acque Nere (Blackwater)che occupa senza interruzione l'intero episodio 9 sa essere uno scontro epico ed elettrizzante come non se ne vedevano da tempo e forse unico nella storia della televisione, prendendo direttamente a modello alcune delle linee guida della mai dimenticata battaglia del fosso di Helm del Signore degli Anelli; Cersei e Tyrion Lannister, che già nel corso della serie ci regalano una serie di indimenticabili scambi di battute, scoprono definitivamente la loro umanità e fanno danzare le prove attoriali di Lena Headey e Peter Dinklage al massimo livello.

Fra i personaggi introdotti in questa seconda stagione promettono scintille Margaery Tyrell ( interpretata dall'Anna Bolena di The Tudors Natalie Dormer), decisa a prendere il posto di Sansa come futura regina di Joffrey e a salire sul trono ad ogni costo e Brienne di Tarth(Gwendoline Christie), nobile guerriera incaricata di riportare indietro il prigioniero degli Stark lo sterminatore di re Jamie Lannister(Nikolaj Coster-Waldau) in nome di Lady Catelyn(Michelle Fairley), ai ferri corti col figlio Robb nel tentativo di salvare la vita delle altre 2 figlie.

Con un finale da brivido che spalanca la porta dell'elemento sovrannaturale e fantastico spesso trascurato in favore di complotti e cospirazioni senza rinunciare mai alla solita dose di sesso e violenza, la seconda stagione di Game of Thrones continua a mantenersi su alti livelli nonostante alcune inaspettate scivolate, preparando il terreno per l'attesissimo terzo appuntamento che inizierà il prossimo 31 marzo sulla HBO: winter is coming again and we can't wait any longer.



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